giovedì 30 maggio 2013

MITI DEL WEST: SFIDA ALL'OK CORRAL


Michele Tetro, nostro valido collaboratore ed esperto di western e fantascienza ci propone una serie di articoli legati a uno dei più inossidabili miti del West: La sfida all’Ok Corral

I leggendari eroi del West, i personaggi realmente esistiti che il cinema western classico aveva contribuito a celebrare nella loro accezione “mitica”, vengono rivalutati, all’insegna di una più attenta analisi storica, dal revisionismo del genere occorso nel periodo compreso tra gli anni Settanta e il Duemila. In questa vetrina vedremo la “trasformazione” di alcuni dei personaggi più famosi dell’epopea western, là ove le leggende tornano ad essere illuminate dal più prosaico, e a volte molto differente, riflettore del  reale.

Wyatt Earp
“Nessuno può avere un amico più leale di Wyatt Earp, nessuno un nemico più pericoloso”.
Sceriffo Bat Masterson

È  indiscutibilmente una delle icone per eccellenza del western, sia nella sua versione “mitica” che in quella reale.
Wyatt Berry Stapp Earp (1848-1929) è stato tutto ciò che si sarebbe potuto essere vivendo negli anni della Frontiera americana: agricoltore, conduttore di diligenze, cacciatore di bufali, giocatore d’azzardo, ladro di bestiame, pugile, minatore, giudice di pace, gestore di saloon, aiuto sceriffo e poi sceriffo a sua volta in varie città di frontiera, cercatore d’oro e nell’ultima parte della sua esistenza consulente cinematografico per i primi film western hollywoodiani, amico personale di star come Tom Mix e William S. Hart. Ma di tutte queste attività quella che lo ha reso immortale, trasfigurandolo più volte in un senso o nell’altro, è quella di sceriffo nella città mineraria di Tombstone, Arizona, dove il 26 ottobre 1881 si svolse uno dei fatti di sangue più celebri della storia del West, la sparatoria all’OK Corral, un evento ormai nell’immaginario collettivo, in forme spesso molto differenti dal reale fatto storico, che vide i tre fratelli Earp (Wyatt, Morgan e Virgil), affiancati dal giocatore d’azzardo e pistolero, ex dentista, John Henry “Doc” Holliday (1851-1887), affrontarsi in duello con la banda di ladri di bestiame di Joseph Isaac “Ike” Clanton (1847-1887), composta, oltre che da lui, dal fratello Billy, da Frank e Tom McLaury e da Billy Claiborne.
Trenta secondi di sparatoria in un piccolo spazio chiuso (Lotto 2, 17° blocco dietro ad un recinto dei cavalli), trenta i colpi esplosi, ferite leggere per “Doc”, Morgan e Virgil, illeso Wyatt. A terra rimangono, freddati, i fratelli McLaury e Billy Clanton, in fuga gli altri due. Non si è trattato certo dello scontro a fuoco più spettacolare o con più vittime di quei tempi, ma la leggenda se ne è impossessata, tramandandocelo in mille sfaccettature diverse.
Quel che ormai è quasi certo è che in gioco non c’erano “buoni” (i difensori della legge con stella al petto) e “cattivi” (brutali “cowboys”, ladri e assassini) nel senso manicheo del termine, ma due fazioni l’una contro l’altra armata che avevano grandi interessi personali nella città di Tombstone e smaniavano per averne il controllo assoluto.
Secondo alcuni storici i motivi che portarono al conflitto vanno ricercati nelle divergenze politiche ed ideologiche dei due clan (repubblicani gli sceriffi Earp, democratici i “cowboys” di Clanton, là ove il termine “cowboy” stava propriamente ad indicare bande di fuorilegge libere sul territorio), nella comune considerazione dei cittadini di Tombstone, che, a seconda della fazione per cui parteggiassero, vedevano negli Earp dei damerini tutelati dal proprio distintivo, facili a condannare o ad assolvere basandosi su mere simpatie personali, tracotanti nel far rispettare la legge, intoccabili nella loro gestione del gioco d’azzardo e della prostituzione, sfruttatori dei più indifesi o nei Clanton una masnada di cowboys assassini e ladri di bestiame, ubriaconi rissosi e violenti senza alcun controllo. Insomma, era ed è molto complesso capire chi fosse dalla parte del giusto e probabilmente c’era del vero nei giudizi riguardanti entrambi gli schieramenti.
A differenza di quanto ci hanno raccontato i film dell’età d’oro del West, quindi prima degli anni Settanta, la vicenda personale di Wyatt Earp prosegue anche dopo la sparatoria all’OK Corral, poiché i “cowboys” legati a Ike Clanton tendono un agguato a Virgil (che perde un braccio) e uccidono Morgan, sparandogli alla schiena mentre sta giocando a biliardo. Wyatt dà quindi il via ad un’azione di vendetta personale (“Earp Vendetta Ride” o la guerra della contea di Cochise) che lo porta per due settimane a dare la caccia agli assassini del fratello, accompagnato da una “posse” composta da “Doc”, il più giovane degli Earp, Warren, ed altri elementi di fiducia. Il risultato finale sarà di quattro morti accertati (su quindici allusi) e l’abbandono dell’Arizona da parte del gruppo di Earp. Ike Clanton, l’acerrimo nemico, sfugge agli Earp e finisce ucciso in seguito in una rapina. “Doc” muore di tisi a 37 anni, in Colorado, Virgil continua a fare l’uomo di legge in Nevada fino al 1905, quando sarà stroncato da una polmonite, Wyatt e sua moglie si spostano in California, dove l’ex sceriffo di Tombstone muore nel 1929.Incredibile a dirsi, nonostante tutti gli scontri a fuoco che lo videro protagonista, non fu mai sfiorato da un solo proiettile.
Il cinema gli ha dedicato almeno sedici film (e probabilmente nessuno è riuscito a rispecchiare il vero storico al cento per cento), senza contare varie apparizioni televisive o produzioni a lui liberamente ispirate.