Quando due anni fa scrissi il primo
editoriale per ACTION ho espresso la mia opinione sull’avventura che è uno
stato dell’animo e, spesso, mescola fantasie con la realtà. La parte fiction
dell’Avventura si sviluppa nei romanzi, sulle pagine dei fumetti, nei libri.
Poi c’è un’avventura vera, magari meno spettacolare, che è quella che viviamo
tutti i giorni. Con un pizzico di adrenalina se amiamo sport e viaggi fuori dal
comune, sempre e comunque avventurosa se cerchiamo di vederla nel mondo del
lavoro. In quello editoriale soprattutto. In questi due anni abbiamo fatto
fronte alla crisi economica forse più dura degli ultimi decenni, visto entrare
quasi di prepotenza l’editoria digitale con molte promesse, spesso non
mantenute. Intendiamoci credo ancora che nel futuro dell’editoria ci sia sempre
più spazio per il digitale ma la congiuntura di un momento economicamente
difficile e l’arrivo di mezzi informatici forse non ancora concepiti per un
largo suo ( lettori, e-reader, tablet con differenti caratteristiche,
difficoltà di lettura dei vari formati, tutta una serie di difficoltà
nell’acquisto) hanno rallentato notevolmente una corsa che non si ferma me che
al momento non sembra dare risultati in grado di garantire sopravvivenza a chi
fa solo quello. Abbiamo avuto un ottimo riscontro dei libri di action, delle
manifestazioni ad essa legate e a tutto un movimento che ci conforta nella
convinzione che la formula che abbiamo scelto sia valida. Ora, adattarsi alle
circostanze è la regola prima della sopravvivenza. Per cui Action che è una
macchina da traino per altre iniziative(il successo delle quali si può
facilmente quantificare per esempio alla riuscita operazione dell’area Action
all’ultimo Cartoomics) e continuerà a sopravvivere in forma di blog, proponendo
gli stessi contenuti in forma nuova e
gratuita, riservandosi poi di svolgere altre operazioni su piattaforme digitali
o cartacee di volta in volta più idonee. Una scelta obbligata? No, una scelta che spero possa
garantire il proseguimento del lavoro di noi tutti sempre con entusiasmo.
Stefano Di Marino