mercoledì 4 settembre 2013

TEXAS RANGERS.UN'EPOPEA D'AZIONE PRIMA PARTE


C'era una volta il West. C'era anche questo...

A cura di Danilo Oberti

Il West e la sua epopea. La parola West fa tornare in mente immagini di film che ormai sono assunti a mito, episodi storici di trionfi e tragedie, immagini di cowboy, di Colt 45 e di indiani col viso dipinto coi colori di guerra.

E' difficile collegare questi argomenti con le forze speciali e le loro azioni. Parlare di forze speciali per contro porta alla mente immagini di uomini in nero ed elicotteri, piuttosto che jeep rombanti nel deserto. In realtà, sebbene le forze speciali come le conosciamo oggi siano state in qualche modo formalizzate durante la prima guerra mondiale (come gli arditi italiani ad esempio) azioni e forze speciali sono proprie di tutti i conflitti. E anche il West, ha la sua parte. Basta pensare ad esempio ad un corpo di polizia entrato nella leggenda, ovvero i Texas Ranger.

Resi famosi da film e telefilm, i Texas Ranger hanno attraversato le epoche della storia americana, e in particolare del Texas, fino ai giorni nostri, andando a costituire un peculiare esempio di corpo di polizia. Ma andiamo in ordine, e torniamo ai giorni della polvere, delle Colt e dell'epopea del West.

Nel 1821 il Messico ottiene l'indipendenza dalla Spagna, il Texas come stato indipendente non esiste ancora. Nei territori del Texas però la situazione è in ogni caso piuttosto tesa. I Comanches, definiti “Signori delle Pianure” imperversano senza tregua, assaltando i coloni, razziando e uccidendo. Purtroppo la vastità del territorio rende impraticabile l'idea di costruire una serie di forti. Ne servirebbero troppi, e molte guarnigioni sarebbero di fatto isolate. Inoltre il costo complessivo sarebbe in ogni caso proibitivo. Il governo del neonato stato messicano si trova dunque a dover affrontare un nemico efficiente, che conosce il territorio e per questo anche molto mobile. Oltretutto i Comanches nelle loro scorrerie puntano in maniera specifica al razziare cavalli, mettendo ulteriormente in difficoltà i coloni.

Una soluzione sembra essere quella di popolare ulteriormente i territori del Texas, ma i messicani sono piuttosto restii a muoversi per occupare terre che essi stessi definiscono “despoblados” ovvero spopolate, vuote. A questo punto interviene nella storia un personaggio che darà il via non solo ai ranger, ma all'intero stato texano, con tutte le conseguenze del caso. Moses Austin, uno spagnolo che in precedenza risiedeva Louisiana propone di permettere a coloni americani di stabilirsi nei territori lasciati in balia degli indiani. Questi coloni avrebbero poi acquisito la cittadinanza spagnola e successivamente messicana. Presto altri coloni americani iniziarono a stabilirsi nei territori lungo il fiume Brazos, e in altre parti del Texas. Questi coloni portarono con loro le tradizioni dei loro antenati. Molti di essi erano di discendenza scozzese, e il “ranging”, traducibile come “pattugliamento” era una pratica diffusa, per controllare i territori e intercettare le incursioni dei clan rivali. Su questa base Stephen F. Austin, il figlio di Moses, comincia a utilizzare un gruppo di dieci uomini come ranger, pagandoli da privato cittadino, per proteggere i suoi possedimenti. Nel 1823 si  mette alla testa di un gruppo  di venti uomini per intercettare una banda di indiani Tonkawas, riuscendo a recuperare i cavalli razziati. E' importante il fatto che i ladri vennero fustigati e il capo ammonito che, in caso di ulteriori razzie, sarebbe stata usata forza a livello letale. Nel 1826 tocca ad un altro possidente, che con un gruppo di trenta uomini attacca una banda di indiani Tawakonis, uccidendone otto e ferendone cinque. Di fronte ad una costante crescita della minaccia indiana, Austin propone di intraprendere una campagna contro le tribù Tawakoni e Waco, alleandosi, come era già accaduto nelle guerre canadesi tra Francia e Inghilterra, con tribù amiche, come i Cherokee e i Delaware. Questa iniziativa però non viene approvata dalle autorità messicane, che diffidando degli indiani, decidono di proibire qualsiasi azione, prima che si siano rese disponibili truppe regolari.

Il problema però rimane ; le scorrerie non si fermano, e Austin, riuniti i rappresentati dei sei distretti del Texas propone la formazione di un gruppo permanente di rangers, forniti dai vari proprietari terrieri in base all'estensione della terra controllata. Non esistono documentazioni ufficiali che possano dimostrare che questa forza sia mai divenuta operativa, ma di fatto la proposta costituisce il primo tentativo di organizzazione di quelli che diventeranno i Texas Ranger. Una prima organizzazione viene data durante la rivoluzione texana del 1835-36. Infatti il 24Novembre 1835 il governo provvisorio costituisce le prime tre compagnie. Queste sono ben lontane dai gruppi disorganizzati precedenti. Ogni reparto è costituito da 56 uomini, comandati da un capitano. Le operazioni vengono coordinate da un maggiore, che risponde direttamente al comandante in capo.

Ogni uomo deve avere un cavallo equipaggiato, e il munizionamento necessario a 100 colpi. La paga per i non graduati è di 1,25 dollari al giorno e la ferma dura un anno. Le armi sono ancora ad avancarica, generalmente i ranger dispongono di un Kentucky Long Rifle e di una o più pistole. Dopo Alamo diventerà molto popolare il coltello Bowie, dal nome del colonnello James Bowie, uno degli eroi della sfortunata quanto epica battaglia.

 

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