C'era
una volta il West. C'era anche questo...
A cura
di Danilo Oberti
Il West e la sua epopea. La
parola West fa tornare in mente immagini di film che ormai sono assunti a mito,
episodi storici di trionfi e tragedie, immagini di cowboy, di Colt 45 e di
indiani col viso dipinto coi colori di guerra.
E' difficile collegare questi
argomenti con le forze speciali e le loro azioni. Parlare di forze speciali per
contro porta alla mente immagini di uomini in nero ed elicotteri, piuttosto che
jeep rombanti nel deserto. In realtà, sebbene le forze speciali come le
conosciamo oggi siano state in qualche modo formalizzate durante la prima
guerra mondiale (come gli arditi italiani ad esempio) azioni e forze speciali
sono proprie di tutti i conflitti. E anche il West, ha la sua parte. Basta
pensare ad esempio ad un corpo di polizia entrato nella leggenda, ovvero i
Texas Ranger.
Resi famosi da film e
telefilm, i Texas Ranger hanno attraversato le epoche della storia americana, e
in particolare del Texas, fino ai giorni nostri, andando a costituire un
peculiare esempio di corpo di polizia. Ma andiamo in ordine, e torniamo ai
giorni della polvere, delle Colt e dell'epopea del West.
Nel 1821 il Messico ottiene
l'indipendenza dalla Spagna, il Texas come stato indipendente non esiste
ancora. Nei territori del Texas però la situazione è in ogni caso piuttosto
tesa. I Comanches, definiti “Signori delle Pianure” imperversano senza tregua,
assaltando i coloni, razziando e uccidendo. Purtroppo la vastità del territorio
rende impraticabile l'idea di costruire una serie di forti. Ne servirebbero
troppi, e molte guarnigioni sarebbero di fatto isolate. Inoltre il costo
complessivo sarebbe in ogni caso proibitivo. Il governo del neonato stato
messicano si trova dunque a dover affrontare un nemico efficiente, che conosce
il territorio e per questo anche molto mobile. Oltretutto i Comanches nelle
loro scorrerie puntano in maniera specifica al razziare cavalli, mettendo
ulteriormente in difficoltà i coloni.
Una soluzione sembra essere
quella di popolare ulteriormente i territori del Texas, ma i messicani sono piuttosto
restii a muoversi per occupare terre che essi stessi definiscono “despoblados”
ovvero spopolate, vuote. A questo punto interviene nella storia un personaggio
che darà il via non solo ai ranger, ma all'intero stato texano, con tutte le
conseguenze del caso. Moses Austin, uno spagnolo che in precedenza risiedeva
Louisiana propone di permettere a coloni americani di stabilirsi nei territori
lasciati in balia degli indiani. Questi coloni avrebbero poi acquisito la
cittadinanza spagnola e successivamente messicana. Presto altri coloni
americani iniziarono a stabilirsi nei territori lungo il fiume Brazos, e in
altre parti del Texas. Questi coloni portarono con loro le tradizioni dei loro
antenati. Molti di essi erano di discendenza scozzese, e il “ranging”,
traducibile come “pattugliamento” era una pratica diffusa, per controllare i
territori e intercettare le incursioni dei clan rivali. Su questa base Stephen
F. Austin, il figlio di Moses, comincia a utilizzare un gruppo di dieci uomini
come ranger, pagandoli da privato cittadino, per proteggere i suoi
possedimenti. Nel 1823 si mette alla
testa di un gruppo di venti uomini per
intercettare una banda di indiani Tonkawas, riuscendo a recuperare i cavalli
razziati. E' importante il fatto che i ladri vennero fustigati e il capo
ammonito che, in caso di ulteriori razzie, sarebbe stata usata forza a livello
letale. Nel 1826 tocca ad un altro possidente, che con un gruppo di trenta
uomini attacca una banda di indiani Tawakonis, uccidendone otto e ferendone
cinque. Di fronte ad una costante crescita della minaccia indiana, Austin
propone di intraprendere una campagna contro le tribù Tawakoni e Waco,
alleandosi, come era già accaduto nelle guerre canadesi tra Francia e
Inghilterra, con tribù amiche, come i Cherokee e i Delaware. Questa iniziativa
però non viene approvata dalle autorità messicane, che diffidando degli
indiani, decidono di proibire qualsiasi azione, prima che si siano rese
disponibili truppe regolari.
Il problema però rimane ; le
scorrerie non si fermano, e Austin, riuniti i rappresentati dei sei distretti
del Texas propone la formazione di un gruppo permanente di rangers, forniti dai
vari proprietari terrieri in base all'estensione della terra controllata. Non
esistono documentazioni ufficiali che possano dimostrare che questa forza sia
mai divenuta operativa, ma di fatto la proposta costituisce il primo tentativo
di organizzazione di quelli che diventeranno i Texas Ranger. Una prima
organizzazione viene data durante la rivoluzione texana del 1835-36. Infatti il
24Novembre 1835 il governo provvisorio costituisce le prime tre compagnie.
Queste sono ben lontane dai gruppi disorganizzati precedenti. Ogni reparto è
costituito da 56 uomini, comandati da un capitano. Le operazioni vengono
coordinate da un maggiore, che risponde direttamente al comandante in capo.
Ogni uomo deve avere un
cavallo equipaggiato, e il munizionamento necessario a 100 colpi. La paga per i
non graduati è di 1,25 dollari al giorno e la ferma dura un anno. Le armi sono
ancora ad avancarica, generalmente i ranger dispongono di un Kentucky Long
Rifle e di una o più pistole. Dopo Alamo diventerà molto popolare il coltello
Bowie, dal nome del colonnello James Bowie, uno degli eroi della sfortunata
quanto epica battaglia.
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