ELYSIUM
Con qualche diffidenza ho visto Elysium in originale. Versione inglese con
sottotitoli olandesi, speravo di capire almeno un cinquanta per cento. Poi c’era
il fatto che il precedente film del regista Neil Blomkamp( District 9) non mi
aveva convinto moltissimo. E sì, la fantascienza con risvolti sociologici(la
civiltà dei ricchi a spesse di quella dei poveri) tende ad annoiarmi. Invece mi
sono ricreduto, perché ho capito quasi tutto e il film in sé parte dalla
suddetta premessa ma si rivela un gran bel pezzo d’azione. Merito sicuramente
di Matt Damon che con gli anni sta sempre più perdendo la faccia da bravo
ragazzo americano e diventa ‘roccioso’, ruvido, e di Jodie Foster che con la
sua ‘appuntita’ bellezza con la maturità
ha acquisito sfaccettature inedite. Molto bella la rappresentazione della Los
Angeles degradata che, mi perdoni il paragone, ha qualcosa in comune con quella
di Altieri, e ben strutturato il complotto. Anche tra gli dei si trama, come è
sempre successo. Lo jaeger, questa volta, non è un robottone ma un killer
spietatissimo che fa davvero paura. Ha il
viso di Sharito Copley appena uscito dalla zombesca ‘Open grave’, altro film da non perdere
questa estate sebbene meno strombazzato dalla pubblicità. Come dicevo il pezzo
forte è, malgrado tutto, l’azione, cosa che da un lato forse abbassa il film a
puro divertimento distruttivo ma
fluidifica la narrazione, passa sopra gli inevitabili momenti patetici ( il
protagonista bambino e la sua storiella
d’amore con la bimba che ritroverà infermiera da adulto) per consentire allo
spettatore l’esperienza di survival tra sudore, polvere, morchia. Insomma quella
fantascienza sporca e moderna che ci piace tanto.
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